mercoledì 19 gennaio 2011

Sicureza e logistica

  I consumatori trovano un prodotto di loro interesse visitando direttamente il sito del venditore facendo una ricerca tra diversi venditori con un motore di ricerca per lo shopping.
Una volta trovato un certo prodotto sul sito del venditore, la maggior parte dei venditori offre un software carrello per permettere al consumatore di accumulare diversi oggetti e scegliere le quantità, come si farebbe con un carrello o cestino per la spesa in un negozio convenzionale. Segue la procedura di “checkout” (che continua l’analogia con il negozio fisico) nella quale vengono raccolte le informazioni sul pagamento e sulla consegna. Alcuni negozi permettono ai consumatori di creare un account permanente in modo da dover inserire queste informazioni solo la prima volta. Una volta che la transazione è completata, il consumatore spesso riceve una conferma via email. Negozi meno sofisticati possono condurre le transazioni al telefono o via e-mail (anche se i numeri delle carte di credito non vengono accettati via e-mail, per motivi di sicurezza).
Data l’impossibilità di vedere di persona i beni prima dell’acquisto, i consumatori corrono un maggiore rischio di truffe da parte del venditore rispetto a quando si acquista in un negozio fisico. Anche i venditori rischiano di ricevere pagamenti da carte di credito rubate o ripensamenti negli acquisti online. D’altra parte, con un magazzino, piuttosto che con un negozio al dettaglio, i commercianti sono meno a rischio di furti.
La criptatura Secure Sockets Layer (SSL) ha risolto il problema dell’intercettazione dei numeri delle carte di credito durante le transazioni tra acquirente e commerciante. Il furto di identità è tuttora una preoccupazione per i consumatori, nel caso in cui degli hacker violino il sito web di un commerciante e rubino nomi, indirizzi e numeri delle carte di credito. Un gran numero di furti di dati nel 2000 ha spinto alcuni stati degli USA a richiedere che i consumatori sporgano denuncia quando questo succede. La sicurezza del computer è quindi diventata una grande preoccupazione dei commercianti e dei provider di servizi di e-commerce, che utilizzano contromisure quali firewall e software antivirus per proteggere le loro reti.

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